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FOCUS TEMATICI

Il Lapponia Express

Dalla Sicilia alla Lapponia nel 1904

Sfogliando le pagine degli Orari Commerciali (anche conosciuti come Orari Pozzo) è facile farsi rapire da un’atmosfera romantica di una ferrovia che non esiste più e spesso capita di incontrare opzioni di viaggio talmente ardite da sembrare irreali.

Sono ben noti i servizi ferroviari internazionali a lunga percorrenza che hanno collegato luoghi lontanissimi, come la Valigia delle Indie o l’Orient Express. Meno famoso il Lapponia Express, che nell’estate del 1904 ha permesso il collegamento diretto tra le città di Narvik, in Norvegia, e Palermo.

La partenza era prevista ogni lunedì e venerdì nei mesi di luglio e agosto (fino al 19) 1904 da Palermo, con arrivo a Narvik, nella Norvegia settentrionale all’interno del Circolo Polare Artico. Chissà se i viaggiatori partiti dalla calda Sicilia estiva, dopo sei giorni di viaggio, riuscirono ad ammirare la magia del sole di mezzanotte nella regione del Nordland, al confine tra Norvegia, Svezia e Finlandia.

Il convoglio in partenza alle ore 12 dalla stazione di Palermo risaliva la Penisola attraverso le stazioni più importanti: Messina, Napoli, Roma, Firenze, Bologna. La sosta a Verona Porta Nuova era utile anche per le coincidenze con Venezia, Torino, Milano e Genova.

La stazione di Ala, posta sulla ferrovia del Brennero, rappresentava l’ingresso nell’Impero Austro-Ungarico e il convoglio veniva accolto dal Tirolo, coi suoi paesaggi montani unici, fino alla stazione di Innsbruck prima e di Kufstein poi. 

La Ferrovia della Bassa valle dell'Inn, la prima dell'Austria occidentale attiva fin da metà Ottocento, avvicinava il convoglio, già in viaggio da tre giorni, verso il confine con l’Impero Tedesco fino alla stazione di Monaco di Baviera. Erano previste due fermate a Berlino per poi raggiungere l’ultima tappa tedesca, nella città settentrionale di Sassnitz, importante porto sul Mar Baltico. Dai finestrini il mare diventava protagonista, incorniciato dalle scogliere di gesso e dal verde lussureggiante delle foreste di faggio.

Nel tardo pomeriggio del quarto giorno di viaggio la Scandinavia salutava l’arrivo del Lapponia Express, che alle 19:40 entrava in stazione a Trelleborg. Il percorso in territorio svedese era lungo e impegnativo: lasciata la contea della Scania, la più meridionale della Svezia, il convoglio puntava verso nord e faceva tappa nelle stazioni di Malmö, Nässjö, Stoccolma, Bräcke, Boden e Gällivare.

Quest’ultimo tratto di ferrovia si snoda, oggi come allora, nella contea di Norrbotten, nell’estremo nord del paese, in una delle zone meno popolate d’Europa. Qui la ferrovia ha garantito lo sviluppo delle zone interne: la Malmbanan, ovvero la linea del ferro, è stata costruita sul finire dell’Ottocento per trasportare i minerali ferrosi estratti nelle miniere dell’entroterra verso il porto di Narvik, in Norvegia. Proprio la destinazione del Lapponia Express, che alle 14:00 del sesto giorno di viaggio entrava per l’ultima volta in stazione. Il caldo paesaggio mediterranea aveva via via lasciato il passo alle foreste boreali di conifere. E chissà se qualche viaggiatore durante un pasto nella carrozza ristorante o dai finestrini della carrozza letti sia riuscito a scorgere le tradizionali slitte scandinave trainate da renne, che hanno ispirato l’iconografia del lappone per eccellenza: Babbo Natale.