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Fondazione FS Italiane

SALE STORICHE

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I gioielli della Fondazione FS Italiane nelle stazioni ferroviarie

Le stazioni ferroviarie italiane custodiscono degli autentici gioielli: le sale d’attesa progettate in passato per famiglie reali e capi di Stato.
Edificate tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta del secolo scorso, le Sale storiche sono oggi custodite, restaurate e valorizzate dalla Fondazione FS Italiane.
Suddivise in sale reali e presidenziali e sale d’attesa, le Sale storiche della Fondazione FS conservano affreschi, sculture e arredi originali che hanno segnato diverse epoche e stili del viaggiare.
Un patrimonio di tutti i cittadini che merita di essere scoperto con attività culturali, eventi e mostre.
Dopo il recupero e la valorizzazione dei treni e delle linee ferroviarie storiche e turistiche, le Sale storiche rappresentano la nuova sfida della Fondazione FS.
L’obiettivo è farle diventare parte di una esperienza integrata ad “altra velocità” fatta di viaggi lenti, sostenibili e raffinati.
Un itinerario affascinante che vede la storia e il saper fare italiano intersecare la cultura del viaggio, ridefinendo il valore dell’attesa proprio dentro la stazione ferroviaria, cuore pulsante delle nostre città e palcoscenico della Storia comune e del futuro che avanza. 

Luigi Cantamessa
Direttore Generale Fondazione FS Italiane
Amministratore Delegato FS Treni Turistici Italiani

Padiglione reale

Stazione di Milano Centrale

Progettato dall’architetto Ulisse Stacchini nel 1931 come sala d’attesa del re e della famiglia reale, il Padiglione reale della stazione di Milano Centrale si divide su due piani.

La Sala delle armi al piano terra, con accesso da Piazza Luigi di Savoia, e la Sala reale, che si affaccia sul binario 21, dove sostava il Treno Reale.

Numerosi artisti dell’epoca sono stati coinvolti nella realizzazione: da Franco Lombardi, che ha scolpito un busto di re Vittorio Emanuele III un tempo collocato nella Sala delle armi; ad Ambrogio Bolgiani, che ha realizzato gli otto bassorilievi rappresentanti le Allegorie delle diverse armi del Reale esercito, ai lati della Sala reale.

I dipinti su maiolica che sovrastano i tre portoni sul lato dei binari sono opera del pittore Basilio Cascella.

Una particolarità: all’interno del bagno nella Sala reale sono presenti due specchi. Uno di questi cela una via di fuga d’emergenza.

In caso di pericolo, il re poteva servirsi di una scala con pioli di metallo fissati al muro per abbandonare velocemente l’edificio.

Info e prenotazioni: salereali@fondazionefs.it

Firenze Santa Maria Novella

La sala d’attesa presidenziale, in principio sala reale destinata alla sosta del sovrano e della corte, si colloca all’interno della palazzina reale prospiciente la stazione di Santa Maria Novella. È stata inaugurata nell’ottobre del 1935, nell’ambito dei lavori di rifacimento della stazione stessa. Tutti gli ambienti interni si contraddistinguono per l’utilizzo di materiali raffinati: dai pavimenti di accesso in marmo verde di Prato fino ai controtelai delle finestre in marmo di Carrara. Il salone, che misura complessivamente 280 metri quadrati, è caratterizzato da una pavimentazione in legno noce e rovere e dalle lastre di marmo rosso sulle pareti. I due bassorilievi presenti rappresentano un episodio dell’assedio di Firenze del 1530 e un momento della costruzione della cupola del Brunelleschi.

Info e prenotazioni: salereali@fondazionefs.it

Roma Ostiense

La stazione capitolina è stata progettata dall’architetto del Servizio Lavori e Costruzioni FS, Roberto Narducci, in previsione dell’Esposizione Universale del 1942. Al suo interno si trova la sala presidenziale, introdotta da un atrio monumentale.
A dominare la sala di 115 metri quadrati c’è la statua della Dea Roma, realizzata nel 1940 dallo scultore Alfredo Angeloni e collocata nella parete di destra.
La statua è alta circa tre metri ed è realizzata in marmo bianco di Carrara. Sulla parete opposta campeggia il grande arazzo realizzato dallo Studio Eroli. L’opera è stata eseguita con la particolare tecnica del “succo d’erba” in grado di riprodurre esteticamente un effetto pittorico e rappresenta un trofeo d’armi con le insegne sabaude.

Info e prenotazioni: salereali@fondazionefs.it

Torino Porta Nuova

Ideata nel 1864 come sala d’attesa della famiglia Savoia, la sala Gonin è stata progettata – come tutta la stazione di Torina Porta Nuova – dall’ingegnere Alessandro Mazzucchetti. La denominazione della sala, di circa 86 metri quadrati, deriva dal pittore Francesco Gonin, uno degli artisti preferiti dalla famiglia reale, autore degli affreschi interni. Le gigantesche allegorie del Gonin rendono omaggio alle ferrovie, rappresentando gli elementi tipici della macchina a vapore: la terra (Cerere, dea della fertilità, su un carro trainato da leoni), l’acqua (Venere su un carro a forma di conchiglia trainato da ippocampi) e il fuoco (con una rappresentazione del ratto della ninfa Proserpina da parte di Ade, dio degli Inferi). Agli angoli della sala, invece, sono rappresentati i quattro continenti.

Info e prenotazioni: salereali@fondazionefs.it

Napoli Mergellina

La stazione entra in servizio nel settembre 1925, ma occorre attendere il 1927 per l’inaugurazione del fabbricato viaggiatori, progettato sul finire dell’Ottocento, come testimonia la classica disposizione simmetrica del periodo: le ali laterali destinate agli arrivi e alle partenze, divise dall’atrio centrale della biglietteria. All’interno del fabbricato è presente la saletta presidenziale, 33 metri quadrati curati in ogni dettaglio e pensati per accogliere gli ospiti importanti in visita al capoluogo partenopeo. Il pavimento alla palladiana e gli arredi in legno massello originali dell’epoca sono sovrastati da un lampadario in vetro colorato di Murano proveniente dalla Reggia di Caserta e donato, secondo alcune fonti, dalla regina Margherita di Savoia.

Info e prenotazioni: salereali@fondazionefs.it

Montecatini Terme

La stazione è stata progettata negli anni Trenta dall’architetto-ingegnere del Servizio Lavori e Costruzioni delle FS, Angiolo Mazzoni. Al suo interno sono presenti tre sale d’attesa – per un totale di 140 metri quadrati – utilizzate per accogliere i numerosi fruitori dei servizi termali, famosi fin dall’Ottocento. La sala di 1a classe, destinata ad accogliere anche la famiglia reale, conserva il rivestimento parietale in lastre di granito rosa del Trentino e la pavimentazione in lastroni di granito nero. Particolarmente suggestivo è il disegno dell’illuminazione “a cascata” Le sale di 2a e 3a classe vantano una pavimentazione in tessere di ceramiche rosso scuro, con sedute. Al centro della sala di 3a classe è presente un muretto divisorio progettato come appoggio per i bagagli.

Info e prenotazioni: salereali@fondazionefs.it

Taormina-Giardini Naxos

La stazione, inaugurata nel 1866, fu interamente ricostruita nel 1928 quando le Ferrovie dello Stato intrapresero un piano di potenziamento delle infrastrutture. Il progetto fu affidato all’architetto Roberto Narducci che scelse una soluzione improntata al recupero, con metodo quasi filologico, dell’architettura del Medioevo siciliano tipica degli edifici cittadini.

Il progetto decorativo del fabbricato viaggiatori fu commissionato al noto artista palermitano Salvatore Gregorietti che realizzò una tessitura decorativa attingendo a colori e motivi ornamentali dell’epoca arabo-normanna. L’iconica sala di 1a classe – di circa 60 metri quadrati – presenta decorazioni del soffitto ispirate, nella parte geometrica, al cassettonato dei saloni di Palazzo Corvaja e Palazzo Duchi di Santo Stefano, due tra le dimore storiche più rappresentative di Taormina. I mobili sono in legno scuro in stile ottocentesco mentre le finiture, dalle grandi vetrate ai lampadari e candelabri, sono in ferro battuto in stile Liberty.

Info e prenotazioni: salereali@fondazionefs.it